Dal veneto RAìSE (RADICE), è partito il concetto di questo progetto.
Veneta la terra ospitante due musicisti con influenze diverse, provenienti da posti diversi con esperienze legate alla musica indipendente, incontrati per caso.
Chiamare RAìSE questo progetto è il primo passo, spinge un senso di terra alle visioni sonore per poi sprofondare radici infette di vita nel terreno.
Partire con i rami e catturare il sole è il secondo passo, indispensabile per una pianta che assale il cielo.
RAìSE è anche il primo album (prossimamente disponibile), un album che parte dalla luce per poi scendere nella terra, nelle foglie, nei vermi, luoghi ormai inusuali per l’essere umano ma primordiali per la vita.
Un viaggio che segue le esperienze di due amici, due musicisti, sereni ricordi e frustrazioni, legate al respiro del pianeta, terra sempre più schiacciata dal nulla, pronto a trasformare ogni forma libera, in paura e controllo, lo stesso che avvolge ormai ogni pianura dove l’uomo “produce”.
Esplosioni di rabbia e furia, una rabbia che ridisegna delle storie... pellerossa a cavallo vincenti, foreste che alzano tonnellate di cemento, boschi che riprendono spazio, storie di uomini e donne schiacciati dalla civiltà delirante, gli stessi uomini e donne che premunivano un destino inequivocabile.
Esplosioni di melodie che tritano dubbi, angoscie e frustazioni in un concime per vittorie e conferme, lontane dal senso quotidiano (auto)imposto.
Esplosioni di cadenze e ritmi tramandati da popolazioni indigene smaniose di libertà, terra di conquista per i RAìSE.