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About Tommaso Di Giulio

Tommaso Di Giulio : Autore/musicista


Le opinioni della stampa su Per Fortuna Dormo Poco:

"Bella novità [...] Possiede una voce da cantautore mobile e arguto, ricca di suadente musicalità, con idee da vendere. Tutto fa pensare ad una promettente carriera".
Gino Castaldo su La Repubblica (7 aprile 2013)

"[...] Di Giulio sa imporsi come autore non banale nei testi - gioiellini, e molto più profondi di quanto sembrino a un'analisi superficiale - e nelle intriganti melodie, come interprete al quale la leggerezza non sottrae carisma[...]"
Federico Guglielmi - Il mucchio Selvaggio - Marzo 2013

“Il suo è un album costellato di viaggi, ballate d’amore sfuggente, spazi di confine ed ore piccole. Una galleria di personaggi surreali, malinconici, arrabbiati e innamorati sullo sfondo di un’Italia dolceamara. Esordio promettente per un giovane di talento.”
Ariel Bertoldo - Rockerilla

"Liricamente delizioso e vocalmente carezzevole, Tommaso con grande capacità di scrittura racconta gli spazi di confine [...] Mai banale ma sempre leggero, anche quando medita su questioni delicate."
Pasquale Rinaldis su Il Fatto Quotidiano del 14 giugno 2013

"[...] Un pop che non gira attorno a se stesso, che vira attorno ad arpeggi folkeggianti, trombe davisiane, dolcezze assortite, elettronica tagliata a pezzettini, archi discreti, testi ai confini della genialità (“Il tuo animale preferito è il fenicottero: avrei dovuto capirlo che eri un tipo complesso”), con leggerezza sparsa quasi ovunque, certo, anche se agitata da un gusto surreale e a volte straniante."
Giuseppe Catani - Rockit

"Per Fortuna Dormo Poco è un disco che va ascoltato e va amato, da chi già conosce Tommaso e da chi ha voglia di avvicinarsi a lui come primo ascolto.
Sicuramente un lavoro più completo rispetto ai precedenti, piace per il salto di qualità che offre all’ascolto e per il fascino che sprigiona dalla prima nota."
Emanuela V Bonetti - L'Oca Nera


“Di Giulio gioca col pop e la canzone d’autore e fa centro al primo colpo. Aperto da Domenica: Natale, che sembra proprio la summa perfetta della descrizione dell’album, Per fortuna dormo poco è un ritratto prossimo all’auto-ritratto, colori pastello che ingannano gli occhi celando venature più ombrose […] Il mondo poetico e sonoro di Di Giulio è un caleidoscopio che mescola suoni e provenienze.”
Emanuele Rauco – Four Magazine

“Meno male che esiste l’insonnia, ma, soprattutto, meno male che esiste Tommaso Di Giulio, che d’insonnia ci soffre. E, a forza di passare le notti sveglio, questo giovane cantautore romano ha prodotto il suo album d’esordio, Per fortuna dormo poco, uscito proprio in questi giorni per Leave Music e Universal. È un album sospeso e, al contempo, profondamente ancorato alla realtà, un po’ come l’insonnia, che non augureremmo a nessuno, tranne che a Tommaso Di Giulio: se questo è il risultato, allora altre cento di queste notti bianche.”
Alice Bellini – The Stereotip Magazine

“il disco di Tommaso Di Giulio è tutto da apprezzare per la varietà di mondi musicali che si incontrano e si intrecciano tenuti insieme da un filo conduttore rappresentato dallo stile personale ed elegante dei testi. Sul palco Di Giulio riesce a tenere su di se con simpatia e talento l’attenzione del pubblico. Gestualità, mimica facciale e qualche passo di danza coinvolgono fino in fondo lo spettatore, già conquistato da voce, suono e contenuto.”
Alessandra Carnevali – Leo Spettacoli

“Non è facile scegliere la musica italiana senza sprofondare nelle paludi dell’italico “già sentito”. Soprattutto quando si cerca di rianimare un panorama musicale da tempo moribondo. L’insonnia del nostro sembra però aver sortito degli ottimi risultati metrico-compositivi e questo cantautorato intriso di suggestioni cinematografiche funziona bene e fa ben sperare”.
Davide - “Scelti Per Voi” – La Feltrinelli Libri e Musica - Roma

“La voce dice un’infinità di cose che finito il disco sono stato costretto a rimetterlo per riascoltare, e sorpresa sorpesa, erano diverse. Allora l’ho rimesso ancora e parlava di me, di quando una volta ero triste e poi il giorno dopo ero più tranquillo. Allora l’ho rimesso ed era un disco pop che parlava di metal. Allora l’ho rimesso ed era un film, che lo vedevo proprio, un film muto. Allora lo continuo a rimettere sempre. Provateci, è super.”
Bookskywalker – Dude Magazine

“Tommaso Di Giulio – classe 1986, romano – ammette con orgoglio di lasciarsi ispirare da i Talking Heads, Franco Battiato, David Bowie e De André, maestri della libertà di espressione e della capacità di reggere il palcoscenico. È un piacere ascoltarlo, ma vista e udito sono il giusto connubio. Rock, pop, blues, jazz, funk: fin qui niente di strano, o di nuovo. Ma che dire del ”rock cinematografico”, “rock tragicomico”, o addirittura “rockantautorato”? Il punto è questo: siamo abituati a classificare. Si tratta di attività radicata a tal punto, da essere quasi spontanea per noi uomini inguaribili catalogatori di conoscenze. Ma di fronte al Trift, anche la persona più tenace, razionale e logica si troverebbe spiazzata. È proprio questo curioso e divertente senso del disorientamento musicale che ci spinge ad ascoltare e riascoltare il primo disco di Tommaso Di Giulio: Per fortuna dormo poco.”
Azzurra Tesei – Il Post


Le opinioni della stampa su "tutto il male vien per nuocere".

"[...] "Tutto il male vien per nuocere" è un gioiellino pop-rock d'autore tanto ispirato quanto vivace e accattivante: undici canzoni brillanti nei testi intonati con simpatica enfasi, dove l'ironia va a braccetto con un gusto citazionista mai esagerato [...] oltre ad un'espressività teatraleggiante di raro magnetismo [...]" Federico Guglielmi ( Il Mucchio Selvaggio - novembre 2011 )

" [...] "Tutto il male vien per nuocere" è: un incrocio di temi, echi e rimandi musicali in cui sono proprio la leggerezza e l’efficace garbo della melodia a fare da filo conduttore. Il nucleo dell’album è quello di sonorità pop-folk in cui alla spensieratezza della chitarre acustiche fanno eco gli accordi in controtempo delle tastiere; sopra si muove la voce piena e un po’ retrò di Tommaso che tesse racconti di ironica dolcezza. Il singolo estratto, “Le mie scuse più sincere”, ne è sicuramente l’esempio meglio riuscito, ma anche in altri pezzi come “Domenica: Natale” e “In confidenza” la formula riesce accentuando talvolta aspetti più dichiaratamente pop [...]" Angela Maiello ( Rock.it )

" [...] Il cantautorato, in particolar modo quello degli anni ’60, sembra essere ben radicato nel background culturale della band che ha evidenti influenze anche in campo cinematografico: i riferimenti non mancano, tali da poter pensare a “Tutto il male vien per nuocere” anche come una cornice per un lungometraggio [...]" Valentina Tonini Del Furia ( Alzailvolume )
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Genres:
Cantautore, Pop Eccetera Eccetera., Rock
Band Members:
Tastiere, Tommaso Di Giulio: Voce, Simone Empler: Pianoforte, Glockenspiel //, ukulele //, chitarre, Stefano Vaccari: Basso, Andrea Freda: Batteria e percussioni //

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About Tommaso Di Giulio

Tommaso Di Giulio : Autore/musicista


Le opinioni della stampa su Per Fortuna Dormo Poco:

"Bella novità [...] Possiede una voce da cantautore mobile e arguto, ricca di suadente musicalità, con idee da vendere. Tutto fa pensare ad una promettente carriera".
Gino Castaldo su La Repubblica (7 aprile 2013)

"[...] Di Giulio sa imporsi come autore non banale nei testi - gioiellini, e molto più profondi di quanto sembrino a un'analisi superficiale - e nelle intriganti melodie, come interprete al quale la leggerezza non sottrae carisma[...]"
Federico Guglielmi - Il mucchio Selvaggio - Marzo 2013

“Il suo è un album costellato di viaggi, ballate d’amore sfuggente, spazi di confine ed ore piccole. Una galleria di personaggi surreali, malinconici, arrabbiati e innamorati sullo sfondo di un’Italia dolceamara. Esordio promettente per un giovane di talento.”
Ariel Bertoldo - Rockerilla

"Liricamente delizioso e vocalmente carezzevole, Tommaso con grande capacità di scrittura racconta gli spazi di confine [...] Mai banale ma sempre leggero, anche quando medita su questioni delicate."
Pasquale Rinaldis su Il Fatto Quotidiano del 14 giugno 2013

"[...] Un pop che non gira attorno a se stesso, che vira attorno ad arpeggi folkeggianti, trombe davisiane, dolcezze assortite, elettronica tagliata a pezzettini, archi discreti, testi ai confini della genialità (“Il tuo animale preferito è il fenicottero: avrei dovuto capirlo che eri un tipo complesso”), con leggerezza sparsa quasi ovunque, certo, anche se agitata da un gusto surreale e a volte straniante."
Giuseppe Catani - Rockit

"Per Fortuna Dormo Poco è un disco che va ascoltato e va amato, da chi già conosce Tommaso e da chi ha voglia di avvicinarsi a lui come primo ascolto.
Sicuramente un lavoro più completo rispetto ai precedenti, piace per il salto di qualità che offre all’ascolto e per il fascino che sprigiona dalla prima nota."
Emanuela V Bonetti - L'Oca Nera


“Di Giulio gioca col pop e la canzone d’autore e fa centro al primo colpo. Aperto da Domenica: Natale, che sembra proprio la summa perfetta della descrizione dell’album, Per fortuna dormo poco è un ritratto prossimo all’auto-ritratto, colori pastello che ingannano gli occhi celando venature più ombrose […] Il mondo poetico e sonoro di Di Giulio è un caleidoscopio che mescola suoni e provenienze.”
Emanuele Rauco – Four Magazine

“Meno male che esiste l’insonnia, ma, soprattutto, meno male che esiste Tommaso Di Giulio, che d’insonnia ci soffre. E, a forza di passare le notti sveglio, questo giovane cantautore romano ha prodotto il suo album d’esordio, Per fortuna dormo poco, uscito proprio in questi giorni per Leave Music e Universal. È un album sospeso e, al contempo, profondamente ancorato alla realtà, un po’ come l’insonnia, che non augureremmo a nessuno, tranne che a Tommaso Di Giulio: se questo è il risultato, allora altre cento di queste notti bianche.”
Alice Bellini – The Stereotip Magazine

“il disco di Tommaso Di Giulio è tutto da apprezzare per la varietà di mondi musicali che si incontrano e si intrecciano tenuti insieme da un filo conduttore rappresentato dallo stile personale ed elegante dei testi. Sul palco Di Giulio riesce a tenere su di se con simpatia e talento l’attenzione del pubblico. Gestualità, mimica facciale e qualche passo di danza coinvolgono fino in fondo lo spettatore, già conquistato da voce, suono e contenuto.”
Alessandra Carnevali – Leo Spettacoli

“Non è facile scegliere la musica italiana senza sprofondare nelle paludi dell’italico “già sentito”. Soprattutto quando si cerca di rianimare un panorama musicale da tempo moribondo. L’insonnia del nostro sembra però aver sortito degli ottimi risultati metrico-compositivi e questo cantautorato intriso di suggestioni cinematografiche funziona bene e fa ben sperare”.
Davide - “Scelti Per Voi” – La Feltrinelli Libri e Musica - Roma

“La voce dice un’infinità di cose che finito il disco sono stato costretto a rimetterlo per riascoltare, e sorpresa sorpesa, erano diverse. Allora l’ho rimesso ancora e parlava di me, di quando una volta ero triste e poi il giorno dopo ero più tranquillo. Allora l’ho rimesso ed era un disco pop che parlava di metal. Allora l’ho rimesso ed era un film, che lo vedevo proprio, un film muto. Allora lo continuo a rimettere sempre. Provateci, è super.”
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“Tommaso Di Giulio – classe 1986, romano – ammette con orgoglio di lasciarsi ispirare da i Talking Heads, Franco Battiato, David Bowie e De André, maestri della libertà di espressione e della capacità di reggere il palcoscenico. È un piacere ascoltarlo, ma vista e udito sono il giusto connubio. Rock, pop, blues, jazz, funk: fin qui niente di strano, o di nuovo. Ma che dire del ”rock cinematografico”, “rock tragicomico”, o addirittura “rockantautorato”? Il punto è questo: siamo abituati a classificare. Si tratta di attività radicata a tal punto, da essere quasi spontanea per noi uomini inguaribili catalogatori di conoscenze. Ma di fronte al Trift, anche la persona più tenace, razionale e logica si troverebbe spiazzata. È proprio questo curioso e divertente senso del disorientamento musicale che ci spinge ad ascoltare e riascoltare il primo disco di Tommaso Di Giulio: Per fortuna dormo poco.”
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Le opinioni della stampa su "tutto il male vien per nuocere".

"[...] "Tutto il male vien per nuocere" è un gioiellino pop-rock d'autore tanto ispirato quanto vivace e accattivante: undici canzoni brillanti nei testi intonati con simpatica enfasi, dove l'ironia va a braccetto con un gusto citazionista mai esagerato [...] oltre ad un'espressività teatraleggiante di raro magnetismo [...]" Federico Guglielmi ( Il Mucchio Selvaggio - novembre 2011 )

" [...] "Tutto il male vien per nuocere" è: un incrocio di temi, echi e rimandi musicali in cui sono proprio la leggerezza e l’efficace garbo della melodia a fare da filo conduttore. Il nucleo dell’album è quello di sonorità pop-folk in cui alla spensieratezza della chitarre acustiche fanno eco gli accordi in controtempo delle tastiere; sopra si muove la voce piena e un po’ retrò di Tommaso che tesse racconti di ironica dolcezza. Il singolo estratto, “Le mie scuse più sincere”, ne è sicuramente l’esempio meglio riuscito, ma anche in altri pezzi come “Domenica: Natale” e “In confidenza” la formula riesce accentuando talvolta aspetti più dichiaratamente pop [...]" Angela Maiello ( Rock.it )

" [...] Il cantautorato, in particolar modo quello degli anni ’60, sembra essere ben radicato nel background culturale della band che ha evidenti influenze anche in campo cinematografico: i riferimenti non mancano, tali da poter pensare a “Tutto il male vien per nuocere” anche come una cornice per un lungometraggio [...]" Valentina Tonini Del Furia ( Alzailvolume )
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Genres:
Cantautore, Pop Eccetera Eccetera., Rock
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Tastiere, Tommaso Di Giulio: Voce, Simone Empler: Pianoforte, Glockenspiel //, ukulele //, chitarre, Stefano Vaccari: Basso, Andrea Freda: Batteria e percussioni //

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