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The Monkey Weather Tickets, Tour Dates and Concerts
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About The Monkey Weather

Si formano nel 2010 in seguito ad un viaggio fra Liverpool e Londra sulle tracce dei Beatles, i The Monkey Weather, sono un giovane trio indie rock di ispirazione britannica originario di Domodossola, in Piemonte. Stanno emergendo prepotentemente sulla scena indipendente italiana. Fanno il loro esordio a febbraio 201, pubblicano un 45 giri autoprodotto (People Watch Me/Lickin‘ Yellow), i timbri dei due cantanti: il bassista Paul Deckard ed il chitarrista Jolly Hooker sono talmente distintivi e differenti, da far apparire alcuni brani come tracce provenienti da mondi diversi, band diverse. Alcuni molto freschi e brit pop, altri più densi e ombreggiati, tutti molto scorrevoli e groovy. Tutto questo li porta al loro album di debutto, l'ottimo “Apple Meaning“, uscito nel 2012 con Ammonia Records che raccoglie recensioni positive sia in casa (8 sul magazine Rumore, che lo definisce “un disco pop fatto come Dio comanda“), sia all‘estero (8 anche sulla testata tedesca OX). Sempre nel 2012, i The Monkey Weather si fanno conoscere dal grande pubblico in sede live: aprono tre concerti per il tour estivo dei Kasabian: Ferrara, Roma e Milano, di cui girano un breve documentario on the road. La nota rock band di Leicester apprezza i The Monkey Weather e ne parla bene anche ai propri fans, su twitter, definendo il batterista Miky The Rooster “una macchina da guerra”. A dicembre il trio torna a Milano, questa volta ai Magazzini Generali, come opening act per il concerto sold-out dei The Vaccines, conquistandosi anche in questa occasione il consenso del pubblico. Due sono i videoclip che accompagnano i singoli tratti da Apple Meaning: „People Watch Me“ e „Sara Wants to Dance“, quest‘ultimo con la partecipazione di alcuni personaggi provenienti da differenti ambiti underground italiani: la performer Ladydiabolika, il cantante dei Thee S.T.P. Metius e il chitarrista della band metal Fuzz Fuzz Machine Marco Cassone, entrambi i video sono stati scelti da MTV New Generation per la rubrica Just Discovered nella settimana tra il 24 ed il 31 dicembre Nel 2013 prosegue un’intensa attività live, aprono i concerti di Linea 77, Lnripley, Pan del Diavolo, The Fire. Suonano allo Sziget Festival a Budapest in Ungheria, uno dei festival più importanti d'Europa, nel Puglia Sounds Mambo Stage insieme ai The Black Beat Movement, Inbred Knucklehead, Bunda Move, Altre di B e Yellow, vincitori della decima edizione del Sziget Sound Fest, le selezioni per band emergenti italiane, che nel 2013 ha visto l’iscrizione di oltre 1000 gruppi . Al loro rientro in Italia hanno l’onore di aprire il concerto degli Skunk Anansie al Parco Gondar di Gallipoli, anche i questa occasione il gradimento del pubblico è elevato, a testimonianza il loro video on the road girato tra Budapest e la Puglia. Dopo mesi di studio i The Monkey Weather iniziano una nuova avventura con l‘uscita di “The Hodja‘s Hook“ in linea con il loro motto il disco esce il 14 febbraio 2014, sempre con Ammonia Records, questa volta lo registrano presso il Rocker studio di Mario Riso sotto l'attenzione di Oliviero “Olly” Riva, il quale arrangia e produce l'intero disco. L'album riscuote un ottimo successo di critica ( 7 su Rumore) e da il via ad un lungo e fortunato tour in tutta Italia. Vengono estratti due singoli con altrettanti video, Let's stay up tonight e Sometimes, quest'ultimo uscito in esclusiva per rockit ed arrivato anche lui su Mtv. Tutto ciò li porta a suonare sul palco Pertini al MIAMI 2015. Partecipano a numerose iniziative benefiche, lo Strummer Calling, serie di concerti per la raccolta di fondi destinati alla costruzione di pozzi d'acqua in Africa, da ricordare l'esibizione all'Estathè Marcket Sound ed AIDS running in music all'autodromo di Monza sul palco di Radio DEEJAY. Il loro secondo disco li consolida come band, confermano il loro grande rapporto con lo zoccolo duro di fan che li segue sempre con affetto e partecipazione. Ora affrontano la sfida del terzo disco con la squadra che ha tirato fuori il meglio di loro, Ammonia Records ed Olly Riva li accompagnano alla scoperta delle nuove frontiere, il 29 gennaio 2016 esce “NEW FRONTIERS”, le prime recensione lo definiscono come il lavoro migliore della band. L'8 febbraio aprono il concerto sold out degli americani Twenty one pilots all'Alcatraz di Milano, conquistando ancora una volta la benevolenza del pubblico, così coinvolto da cantare le loro canzoni. A maggio 2016 raggiungo l'obbiettivo di aiutare i bambini con la musica, conducono una campagna su Musicraiser. Coinvolgono 12 band di amici e danno vita alla compilation Anna's Night, con essa finanziano l'acquisto di indispensabili device, donati alla fondazione Robert Hollman di Cannero Ora sono in tour e sperano di allargare le loro frontiere il più possibile, fedeli al “presobenismo” in cui credono ed al loro motto: “NEVER FOR MONEY ALWAYS FOR LOVE” I hate modern indie. At least, what nowadays it represents. The reason why modern bands call themselves “indie” is beyond me. Why? Because indie, today, has very little to share with the originary stuff. If wearing the right clothes, combing your hair cool, spending hundred bucks to drink your shit mojito in the privée of some-so-called alternative hipster club is what indie today is all about, well, this ruffles my feathers a lot. You got to be indie at heart, not at look. To me, independent music started with late '70's labels. And was about self-producing your music, self-printing the 100 copies of your extended play and doing speed to stay up all night putting 'em in their paper sleeves. And hang around for countless hours looking for your next favourite band, showing up in the last club still open, drinking the rest of the night away. Rehearse for years in the basement, just to come up with a 7” one day or another. The Monkey Weather is indie at heart. Then, but this is NOT the point, they may sound indie, if you know what I mean, the important thing being that their brit-flavoured wave makes you jump around the room. Ok, the sound may be out of date since 2004, but now, that is cool! Their first full lenght, Apple Meaning, is a big step forward compared to their great People Watch Me “45” released back in 2011, and it's already exciting to figure out where this path will lead them in the future. Their music ideally connects their native northern Italian town, Domodossola to any doc of Portsmouth, where you would find the trio with their hands smelling like fish & chips and their ears bleeding Bowie and Echo & the Bunnymen. A regular bio would tell you about the editor Alfredo Cappello from the Italian punk label Ammonia Records being involved with its production; their distribution company Goodfellas and so on. The guru of the now-so-called indie movement, Alan McGee, instead, would tell you to shut the fuck up and put that friggin' cd on the player, now! We deserve our dreams
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Genres:
Pop, Alternative, Rock, Brit Pop
Band Members:
PAul Deckard: Bass, Jolly Hooker: Guitar, Miky The Rooster: Drums

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About The Monkey Weather

Si formano nel 2010 in seguito ad un viaggio fra Liverpool e Londra sulle tracce dei Beatles, i The Monkey Weather, sono un giovane trio indie rock di ispirazione britannica originario di Domodossola, in Piemonte. Stanno emergendo prepotentemente sulla scena indipendente italiana. Fanno il loro esordio a febbraio 201, pubblicano un 45 giri autoprodotto (People Watch Me/Lickin‘ Yellow), i timbri dei due cantanti: il bassista Paul Deckard ed il chitarrista Jolly Hooker sono talmente distintivi e differenti, da far apparire alcuni brani come tracce provenienti da mondi diversi, band diverse. Alcuni molto freschi e brit pop, altri più densi e ombreggiati, tutti molto scorrevoli e groovy. Tutto questo li porta al loro album di debutto, l'ottimo “Apple Meaning“, uscito nel 2012 con Ammonia Records che raccoglie recensioni positive sia in casa (8 sul magazine Rumore, che lo definisce “un disco pop fatto come Dio comanda“), sia all‘estero (8 anche sulla testata tedesca OX). Sempre nel 2012, i The Monkey Weather si fanno conoscere dal grande pubblico in sede live: aprono tre concerti per il tour estivo dei Kasabian: Ferrara, Roma e Milano, di cui girano un breve documentario on the road. La nota rock band di Leicester apprezza i The Monkey Weather e ne parla bene anche ai propri fans, su twitter, definendo il batterista Miky The Rooster “una macchina da guerra”. A dicembre il trio torna a Milano, questa volta ai Magazzini Generali, come opening act per il concerto sold-out dei The Vaccines, conquistandosi anche in questa occasione il consenso del pubblico. Due sono i videoclip che accompagnano i singoli tratti da Apple Meaning: „People Watch Me“ e „Sara Wants to Dance“, quest‘ultimo con la partecipazione di alcuni personaggi provenienti da differenti ambiti underground italiani: la performer Ladydiabolika, il cantante dei Thee S.T.P. Metius e il chitarrista della band metal Fuzz Fuzz Machine Marco Cassone, entrambi i video sono stati scelti da MTV New Generation per la rubrica Just Discovered nella settimana tra il 24 ed il 31 dicembre Nel 2013 prosegue un’intensa attività live, aprono i concerti di Linea 77, Lnripley, Pan del Diavolo, The Fire. Suonano allo Sziget Festival a Budapest in Ungheria, uno dei festival più importanti d'Europa, nel Puglia Sounds Mambo Stage insieme ai The Black Beat Movement, Inbred Knucklehead, Bunda Move, Altre di B e Yellow, vincitori della decima edizione del Sziget Sound Fest, le selezioni per band emergenti italiane, che nel 2013 ha visto l’iscrizione di oltre 1000 gruppi . Al loro rientro in Italia hanno l’onore di aprire il concerto degli Skunk Anansie al Parco Gondar di Gallipoli, anche i questa occasione il gradimento del pubblico è elevato, a testimonianza il loro video on the road girato tra Budapest e la Puglia. Dopo mesi di studio i The Monkey Weather iniziano una nuova avventura con l‘uscita di “The Hodja‘s Hook“ in linea con il loro motto il disco esce il 14 febbraio 2014, sempre con Ammonia Records, questa volta lo registrano presso il Rocker studio di Mario Riso sotto l'attenzione di Oliviero “Olly” Riva, il quale arrangia e produce l'intero disco. L'album riscuote un ottimo successo di critica ( 7 su Rumore) e da il via ad un lungo e fortunato tour in tutta Italia. Vengono estratti due singoli con altrettanti video, Let's stay up tonight e Sometimes, quest'ultimo uscito in esclusiva per rockit ed arrivato anche lui su Mtv. Tutto ciò li porta a suonare sul palco Pertini al MIAMI 2015. Partecipano a numerose iniziative benefiche, lo Strummer Calling, serie di concerti per la raccolta di fondi destinati alla costruzione di pozzi d'acqua in Africa, da ricordare l'esibizione all'Estathè Marcket Sound ed AIDS running in music all'autodromo di Monza sul palco di Radio DEEJAY. Il loro secondo disco li consolida come band, confermano il loro grande rapporto con lo zoccolo duro di fan che li segue sempre con affetto e partecipazione. Ora affrontano la sfida del terzo disco con la squadra che ha tirato fuori il meglio di loro, Ammonia Records ed Olly Riva li accompagnano alla scoperta delle nuove frontiere, il 29 gennaio 2016 esce “NEW FRONTIERS”, le prime recensione lo definiscono come il lavoro migliore della band. L'8 febbraio aprono il concerto sold out degli americani Twenty one pilots all'Alcatraz di Milano, conquistando ancora una volta la benevolenza del pubblico, così coinvolto da cantare le loro canzoni. A maggio 2016 raggiungo l'obbiettivo di aiutare i bambini con la musica, conducono una campagna su Musicraiser. Coinvolgono 12 band di amici e danno vita alla compilation Anna's Night, con essa finanziano l'acquisto di indispensabili device, donati alla fondazione Robert Hollman di Cannero Ora sono in tour e sperano di allargare le loro frontiere il più possibile, fedeli al “presobenismo” in cui credono ed al loro motto: “NEVER FOR MONEY ALWAYS FOR LOVE” I hate modern indie. At least, what nowadays it represents. The reason why modern bands call themselves “indie” is beyond me. Why? Because indie, today, has very little to share with the originary stuff. If wearing the right clothes, combing your hair cool, spending hundred bucks to drink your shit mojito in the privée of some-so-called alternative hipster club is what indie today is all about, well, this ruffles my feathers a lot. You got to be indie at heart, not at look. To me, independent music started with late '70's labels. And was about self-producing your music, self-printing the 100 copies of your extended play and doing speed to stay up all night putting 'em in their paper sleeves. And hang around for countless hours looking for your next favourite band, showing up in the last club still open, drinking the rest of the night away. Rehearse for years in the basement, just to come up with a 7” one day or another. The Monkey Weather is indie at heart. Then, but this is NOT the point, they may sound indie, if you know what I mean, the important thing being that their brit-flavoured wave makes you jump around the room. Ok, the sound may be out of date since 2004, but now, that is cool! Their first full lenght, Apple Meaning, is a big step forward compared to their great People Watch Me “45” released back in 2011, and it's already exciting to figure out where this path will lead them in the future. Their music ideally connects their native northern Italian town, Domodossola to any doc of Portsmouth, where you would find the trio with their hands smelling like fish & chips and their ears bleeding Bowie and Echo & the Bunnymen. A regular bio would tell you about the editor Alfredo Cappello from the Italian punk label Ammonia Records being involved with its production; their distribution company Goodfellas and so on. The guru of the now-so-called indie movement, Alan McGee, instead, would tell you to shut the fuck up and put that friggin' cd on the player, now! We deserve our dreams
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Genres:
Pop, Alternative, Rock, Brit Pop
Band Members:
PAul Deckard: Bass, Jolly Hooker: Guitar, Miky The Rooster: Drums

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